lunedì 24 giugno 2013

L'Uomo D'Acciaio (2013)

Per dimostrare sin da subito le mie buone intenzioni, comincerò elencandone i pregi:
- Michael Shannon è un ottimo attore ed il suo generale Zod convince come pochi altri prima di lui.
- La colonna sonora di Hans Zimmer raggiunge dei picchi incredibili.
- Ammazza quanto son diventati bravi gli addetti agli effetti speciali di Hollywood!
- Fotografia incredibile, soprattutto nel primo tempo del film.
Ok finito. E' il momento di passare ai difetti.
- La sceneggiatura. 
Dopo 5 minuti dall'inizio del secondo tempo non facevo altro che chiedermi perchè non mi fossi ancora alzato per andarmene dal cinema. Mi son detto: “ormai ho pagato il biglietto, guardiamo sta porcata fino in fondo e poi almeno potrò farne una recensione completa”. Quanto segue sarà pieno di spoiler ma non me ne preoccupo: non dovete vedere questo film. L'ho scritto piccolo? Ripeto: NON DOVETE VEDERE QUESTO FILM!
Chiaro? Vado avanti? Ok.
Il film comincia con gran scene evocative. Continui flashback e flashforward che ci spiegano cos'è accaduto a krypton, come e perchè. Mi ha ricordato Avatar e già dal quel momento esplodeva troppa roba per i miei gusti ma vabbè, glielo concedo, stavano narrando la distruzione di un pianeta.
Poi si arriva al giovane Clark Kent. Bell'uomo, palestrato, occhi azzurri, faceva il suo porco effetto. Ok avrebbe potuto anche andare a scuola di recitazione un giorno in vita sua ma sapevo che sarebbe stato chiedere troppo quindi accetto il bamboccione così com'è e continuo a vedere che combina. Ed eccolo che si fa umiliare da un alcolizzato mentre fa da barista in una locanda. Sta zitto, reprime i nervi, si fa versare birra in testa ma non reagisce, non lo picchia. Grande, così si fa, questo è Sup....ehi, un momento, ma davvero appena il tizio esce in strada si ritrova il camion distrutto? Cioè due schiaffi non glieli dai ma in compenso gli procuri danni alle proprietà per migliaia di dollari distruggendo l'unica cosa che permetteva allo sfigato di campare? Cacchio Clark, sei proprio un birbantello.
Poi ecco di nuovo il flashback con il sempre scarso Kevin Costner che dice al figlio di non intervenire di fronte ai drammi umani. Gli insegna che sarebbe meglio lasciar morire la gente e per dimostrarglielo si sacrifica di fronte ad un tornado accertandosi che Clark lo guardi morire senza far niente. Un momento così bello che d'un tratto mi son ricordato di non essere ancora andato in bagno per bene oggi.
Purtroppo finisce il primo tempo e con esso la parte migliore del film. Luci, pausa, si ricomincia.
Nel secondo tempo succedono tante e tali cose da richiedere ore per descriverle ma cercherò di affidarmi al dio della sintesi coadiuvato da un redivivo futurista della scrittura:
BOOM SCRACK SCIAF KABOOOOOOM BANG BANG BANG BOOOOM MICHAEL BAAAAAY BOOOOOOOOM Superman lascia morire un sacco di gente mentre fa il figo con Lois Lane KATABOOOOOM BANG SCIAF BANG BANG BOOOOOOOOM esplode una città con milioni di abitanti ma non si vede una goccia di sangue BANG BANG BANG BOOOOM alla fine Superman è costretto ad uccidere il cattivo (come, Superman uccide?, roba che quando accadde nel fumetto ci mise tre anni di storie per riprendersi dal trauma mentre qui a fine film già se la ride?) che è così cattivo ma così cattivo che sta per uccidere con il suo sguardo di fuoco una famigliola di benestanti che per qualche motivo non era ancora morta a causa dei palazzi che persino Superman ha contribuito a distruggere.
Titoli di coda, tutti sono felici perchè adesso è arrivato Gesù Cristo a proteggerci.
Bene gente, vi ho mai parlato male del film su Elektra? Sono disposto a rivederlo altre dieci volte se in cambio mi togliete il ricordo di questa monnezza dalla testa.
-Zack Snyder ti odio. Ti odio nel profondo. Sei la cosa peggiore che sia nata in dall'industria cinematografica americana negli ultimi dieci anni e non stiamo parlando proprio di una fucina di intellettuali. 300 era uno spot elettorale di Casa Pound, Watchmen è stato defraudato del suo finale per venir condito con la tua schifosa ideologia fascista e Sucker Punch è pornografia. Quello che tocchi nel migliore dei casi lo peggiori, mentre nei casi più estremi …........perchè mi hai fatto questo? 
Morale: non credete a chi vi parlerà bene di questo film. Se vi va bene è un bastardo che vi sta per tirare il peggior scherzo della vostra vita.
P.S.
Dovrei aprire una parentesi sugli altri attori del film ma riassumerò dicendo che a parte il sopracitato Shannon, il miglior attore è Russel Crowe....non sto scherzando!

[Questa recensione non è stata scritta da me bensì dal mio amico Giovanni Galli. Era troppo bella per non volerla sul mio blog!]

sabato 1 giugno 2013

A Dangerous Method (2011)

Sembra impossibile eppure lo sto facendo: mi sto accingendo a parlare male di un film col mio amato Viggo Mortensen. Parzialmente male in realtà, visto che “A Dangerous Method” non è un vero filmaz con la effe maiuscola: il tema centrale non l'ho trovato particolarmente interessante, dato che sinceramente non me ne può fregare di meno di sapere se davvero Jung andasse a letto con la Spielrein e tanto meno se praticassero del sadomaso, ma quello è un problema mio. Il film è fatto bene e le parti storiche che si inseriscono nella trama come l'amicizia con Freud e l'incontro tra Jung e Otto Gross (figura molto interessante e interpretata magnificamente da Vincent Cassel) valgono senz'altro una visione.
Qual è quindi la nota stonata che mi porta a parlare qui di questo lungometraggio? Presto detto, in un semplice nome e cognome: Keira Knightley, “dettaglio” decisamente influente dato che è la protagonista femminile e il perno intorno a cui si svolge tutta la faccenda.
Sì lo so già cosa state pensando, neanche fossi una chiromante: “Ecco la solita ragazza che parla male delle attrici giovani e belle perché è invidiosa, perché lei non sarebbe capace, perché vorrebbe essere al suo posto e bla bla bla”. E invece no cari miei, perché a me Keira Knightely non dispiace, anzi mi sta pure simpatica. Si fa i fatti suoi, fa il suo lavoro, non ci rompe le palle con la sua vita privata, non si dà particolari arie, per anni è stata tacciata di anoressia e lei poverina a spiegare che no, è davvero così di natura (eh come ti capisco) e soprattutto non ha le tette e fa cambiare i poster promozionali in cui gliele aumentano con photoshop. Come potrei odiarla? Fra l'altro quando vuole è anche brava, in “Domino” era calatissima nella parte e ci stava da dio, in “Sognando Beckham” era simpatica e in tutti gli altri film in costume a dire il vero non lo so perché non li ho visti, ma torniamo a noi.
Io capisco che non sia affatto semplice interpretare una persona che soffre di schizofrenia senza scadere nell'effetto “macchietta”, senza farla sembrare buffa o ridicola, ma in questo film Keira non ha recitato: hanno recitato la sua mascella e la sua dentatura. In alcune interviste ha dichiarato di essersi preparata per la parte andando a visitare degli ospedali psichiatrici, a vedere delle persone che davvero sono affette da questa malattia, ma secondo me si è sbagliata e invece è andata dal dentista, perché la sua mandibola è protagonista assoluta della prima mezz'oretta di film. Dopo, quando Sabina inizia a guarire e quindi si comporta in modo meno estremo, i denti lasciano il posto a sbattimenti di palpebre a non finire e sospirini vari, ma è anche vero che non ci si fa molto caso perché a quel punto il peggio è passato e si prova un misto di rassegnazione per la mancata riuscita dell'intento e di contentezza per il ridimensionamento della recitazione.
Bisogna ammettere se non altro che il film non cerca di ingannarti e parte subito con la scena in cui portano Sabina alla clinica: un bel primo piano di Keira e del suo mento che urlano nella carrozza. Oltretutto fa delle facce che ricordano immensamente il bando animato di Sirius Black quand'è ricercato ne “Il Prigionerio di Azkaban”, per dirvi. E quindi tu spettatore sei stato avvertito, te lo dicono cosa vedrai per almeno mezz'ora, ma tu impavido vai avanti: magari è stata una mia impressione, magari le è venuta male sta scena, e poi c'è Viggo Mortensen.. dai ha anche preso lezioni di scrittura per imitare al meglio la calligrafia di Freud, potrò non guardarlo?
Convinto procedi, e guardi lei fare la spastica durante il primo incontro con Jung e fare la ancora più spastica durante la prima seduta di psicanalisi. In alcuni momenti ho fatto fatica a non distogliere lo sguardo perché sembra davvero che il mento le scappi via, sembra.. una posseduta. A quel punto scatta il tentativo di giustificazione: beh, in effetti per lungo tempo, quando le malattie mentali non erano neanche vagamente contemplate, le persone che ne soffrivano venivano accusate di possessione demoniaca, quindi forse lei fa bene a dare questa interpretazione. Invece no, non fa bene, perché sarà anche vero che gli schizofrenici sembravano assatanati però l'effetto finale è buffo, specie in un film in cui tutti gli altri personaggi sono estremamente misurati e recitano con pochissimi gesti. Ok lei era malata, i malati non si controllano, però no, il risultato è buffo e imbarazzante lo stesso. Probabilmente è una di quelle cose che susciterebbero ilarità anche vedendo un malato “vero”, solo che in quel caso conoscendo la causa il lato comico viene ovviamente accantonato; vedendolo in un film, e sapendo che la persona non sta male davvero, perde la percentuale tragica e rimane solo quella “comica”. Questo forse non è il modo giusto di rappresentarlo cinematograficamente, sarà anche il più vicino alla realtà ma l'impatto non è dei migliori: paradossalmente la rappresentazione più realistica diventa la meno credibile. Inoltre, a costo di sembrare arrogante, dico che non si può mettere un'attrice così famosa a fare una parte così specifica. La vedi e per tutto il tempo non pensi al personaggio, a quello che ha passato, pensi solo “Guarda Keira Knightley che fa la pazza; guarda Keira Knightley che si muove da spastica; guarda Keira Knightley che recita coi denti”.
Come già detto, durante la seconda parte il tutto diventa molto più normale anche perché la Spielrein guarisce e non ha più quegli attacchi, ma prima ci regala un ultimo picco di ilarità durante una scena che invito tutti ad andarsi a cercare perché vale la pena. Mi riferisco alla prima volta che Jung la sculaccia: già il tema di default rende difficile rimanere seri, è un'altra di quelle cose che viste fanno sempre ridere, ma poi la sua faccia: concentratevi sulla faccia, su come sbatte quelle palpebre, su come trema la mascella in un misto di shock ed eccitazione. So farne un'imitazione perfetta ma purtroppo non riesco a fornire una descrizione altrettanto buona, per questo dovete assistere in prima persona!
Concludendo posso solo dire che per me questo è un film mal riuscito, ma di quelli che ti lasciano l'amaro in bocca perché avrebbero potuto venir fuori meglio, e invece nel mio immaginario “A Dangerous Method” sarà sempre simboleggiato dall'arcata dentaria della Keira.
In ogni caso, se vi interessa il tema potrebbe piacervi “Prendimi l'Anima”, che tratta praticamente la stessa storia ma con un'atmosfera meno patinata e un'attrice meno esagerata.